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Ragusa, nel centro storico torna il presepe vivente

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Il presepe vivente nel centro storico organizzato dalle comunità parrocchiali del Santissimo Ecce Homo e di San Francesco di Paola tornerà, nei giorni delle festività natalizie, ad animare il cuore di Ragusa. Dopo quella del 2019-2020 e dopo un periodo di pausa, sarà celebrata quest’anno la settima edizione. L’obiettivo è quello di eguagliare, se non superare, il numero dei visitatori delle precedenti edizioni che hanno toccato il traguardo dei novemila visitatori, molti dei quali provenienti da realtà cittadine limitrofe come Comiso, Vittoria, Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo per non parlare del richiamo che l’evento ha rappresentato per i numerosi turisti presenti in città. Sono sei gli appuntamenti organizzati nei locali attigui alla chiesa dell’Ecce Homo. Si comincia per il giorno di Natale, il 25 dicembre, e si proseguirà il 26 e il 30. Le altre date sono quelle dell’1, 6 e 7 gennaio 2024. In ognuna di queste giornate, il via sarà dato alle 18 e si proseguirà sino alle 22. Con ingresso da piazza Solferino e senza barriere architettoniche. Il presepe, che nel corso degli anni si è ingrandito e perfezionato, sarà allestito ex novo anche stavolta. Importanti i dettagli che compongono tutto l’apparato. E’ possibile riscontrare, infatti, una certa minuziosità dei particolari, per non parlare della presenza di antichi oggetti, utensili, arredi, corredi di valore. Insomma, gli organizzatori mettono in piedi una rappresentazione che, con grande scrupolosità, cerca di ricreare scene e ambienti suggestivi che richiamano e ricordano la Ragusa di fine ‘800 e inizi del ‘900. La presenza, infine, di animali e l’aggiunta di vegetazione selvatica e di addobbi floreali, nonché i costumi indossati dai numerosi e instancabili figuranti, mutano gli attuali ambienti interni ed esterni in un incantevole e suggestivo paesaggio d’altri tempi con i suoi nostalgici odori e colori. Ad accogliere il visitatore un clima religioso, familiare e suggestivo creato dalla tenacia e simpatia di quanti allestiscono e dei figuranti. Anche quest’anno, tra l’altro, non mancheranno gli eventi musicali, folkloristici e culturali oltre alle degustazioni tipiche della tradizione culinaria iblea.