Donnalucata, al via la mostra collettiva “Solstizio – il giorno più lungo, la notte più breve”
Solstizio è una mostra collettiva per declinare attraverso lo sguardo di 14 autori di nazioni e generazioni diverse, gli infiniti significati del giorno con il maggior numero di ore di luce dell’anno.
Il solstizio d’estate è una promessa che racchiude in sé immaginazione e illusioni.
È una data densa di significati e celebrazioni: tutte le culture sin dall’ antichità hanno creato rituali dedicati a questo evento celeste in cui si incontrano il mondo umano e il mondo magico.
Solstizio presenta: Annalisa Natali Murri, Teresa Bellina, Riccardo Scibetta, Daesung Lee, Giancarlo Ceraudo, Daniele Vita, Nanni Licitra, Emanuele Occhipinti, Daniele Cascone, Gurnuit, Gianni Mania
Una costellazione di fotografi legati dall’uso del mezzo fotografico come strumento di una narrazione sospesa tra il sonno e la veglia che porterà l’osservatore a compiere un salto tra il mondo reale e realtà immaginarie, il cuii percorso si alternerà tra fotografia a colore e bianco nero.
La mostra è curata da Teresa Bellina, pensata e realizzata da Teresa Bellina e Carmelo Chiaramonte. in collaborazione con CaroLina, e un testo critico di Maria Chiara Di Trapani.
Il lungomare di Donnalucata sarà scandito da una installazione ambientale che coinvolgerà il pubblico in un racconto visivo impalpabile come un sogno in cui le fotografie appariranno sul lungomare notte e giorno dal 21 Giugno al 4 Luglio come miraggi capaci di incantare il pubblico. Oltre 40 fotografie di grandi dimensioni – quattro per autore- daranno forma ad un camminamento sul lungomare cittadino da Via San Remo per giungere fino all’osteria Caromelo che ospiterà installazioni site-specific e un bookshop con una selezione di libri dedicati al tema.
Reportage autoriale e fotografia documentaria sono presentate in una lunga sequenza che scorre come in un lungometraggio. Punctum di questo “flusso continuo” è l’atto di abbandonare le
certezze acquisite e fare spazio al rinnovamento, cambiare direzione, come metaforicamente esprime da secoli l’atto del celebrare il solstizio.
Ogni artista porterà l’osservatore a compiere un salto tra un mondo fantastico e le proiezioni della mente umana, attraverso una iconografia densa di delicatezza e di una poetica straniante.
Alcuni degli artisti sono noti al grande pubblico e riscuotono grande apprezzamento a livello internazionale, come Giancarlo Ceraudo, fotogiornalista di fama mondiale, che ha appena inaugurato a Buenos Aires la sua grande mostra “Destino Final” che indaga e rivela una pagina importante della storia dell’umanita’ e che a Solstizio porta un frammento di alcuni dei suoi lavori realizzati fra Miami, Cuba, Cile e Sicilia risultato sii occhi abituati a scorgere la magia nel quotidiano vivere; come Mimì Mollica, che presenta la serie Moon City, realizzata con l’ uso di uno smartphone e di un piccolo telescopio con l’intento di creare un dialogo immaginario tra la Luna e gli uffici vuoti della City sull’East End di Londra; Daesung Lee, fotografo coreano, che in The death of moon rabbit, interpreta le reazioni alla vista televisiva dell’ impresa dell’ Apollo 11 che fu la missione spaziale che portò i primi uomini sulla Luna, nella prospettiva di un villaggio rurale in Asia;
Annalisa Natalia Murri, ricerca le atmosfere del mito tra forza della natura e architettura nell’antica Grecia – dove si pensava che il solstizio d’estate e d’inverno fossero due porte in grado di unire il regno degli uomini e quello degli dei- nell’isola di Gavdos, quella che si narra fosse la dimora della ninfa Calipso, che offrì l’immortalità a Ulisse per trattenerlo con sé; più personale il racconto di Daniele Vita, proiezione di un momento sospeso tra la vita e la morte; Riccardo Scibetta, esplora il modo in cui i quattro elementi si manifestano, cercando di catturarne la loro essenza; Emanuele Occhipinti ci ricorda che 21 giugno 2013, ore 11,45. 10 anni fa, nel giorno del solstizio, l’Etna, è stata riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO. Dedica la serie A Muntagna al legame e alla presenza di questa realtà vulcanica per la cultura, la natura e l’umanità che con lei quotidianamente si confrontano, Teresa Bellina in “The Golden Age; il richiamo delle sirene” vede un solstizio di rinascita e di lunga vita compiersi quotidianamente nella pratica di immersione nelle fredde acque del mare di Catania da parte delle protagoniste della sua storia.
Così come nella celebre commedia “Notte di Mezza Estate” di W. Shakespeare momenti luminosi si susseguono a visioni notturne e sensazioni di una inquietudine a tratti noir che si sovrappongono ad atmosfere di mondo opalescente e incantato, alcuni autori evocano il caos salvifico creato per celebrare questo smeriglio che illumina la notte. di calore, acqua e mistero. Sono suggestioni oniriche le immagini di Gianni Mania, che cita “l’ordine del tempo” di Carlo Rovelli per ricordarci che “il mondo è fatto di reti di baci, non di sassi.”; Daniele Cascone crea tableaux vivants su un antica pratica ancestrale fondata sul concetto di sacrificio, caduta e sconfitta, come necessaria premessa per risorgere dalle tenebre; Nanni Licitra ci ricorda che la notte ci invita a guardare oltre le apparenze e trovare lo spazio per l’introspezione e la contemplazione. Ma soprattutto che la notte rappresenta anche un momento di rinascita e di rinforzo.
Con la complicità di “Solstizio”, al lume del chiar di luna tra ambiguità e visioni, il pubblico è invitato a volteggiare libero e condividere collettivamente un momento per rigenerarsi, purificarsi e celebrare questa festività.
I fotografi al pari del folletto Puck ci conducono per mano attraverso il buio nella notte in cui mito, fiaba e realtà si intersecano. L’ esposizione ci invita ad avere il coraggio di attraversare la notte, a dilatare il tempo e dare spazio alla dimensione del sogno, un gesto di purezza salvifica.
Biografie artisti in mostra:
ANNALISA NATALI MURRI
Annalisa Natali Murri, fotografa freelance, si avvicina alla fotografia a 27 anni, durante i suoi studi di ingegneria. Da subito inizia ad alternare il suo lavoro alla fotografia, concentrandosi su progetti di ricerca personale e lavori documentari, ispirati a problematiche sociali e alle loro conseguenze psi- cologiche sugli individui, con un particolare interesse per gli effetti della memoria nella determina- zione delle identità individuali e comunitarie. Nel 2014 è selezionata per il programma di mentor- ship LOOKbetween e nel 2015 è nominata tra i 30 fotografi emergenti da seguire secondo la rivista internazionale PDN.
I suoi lavori hanno ricevuto diversi riconoscimenti internazionali, tra cui POYi, Sony World Pho- to- graphy Award, Burn magazine Emerging Photographer Fund, Catchlight’s Activist Awards e PHM Women Photographers Grant. Dal 2018 è membro di CAPTA Images.
Annalisa Natali Murri approached for the first time to photography at age 27, while attending Archi- tectural and Urban Photography School in Valencia (Spain). After completing her studies in engi- neering, soon she began to alternate her work to photography, focusing on personal research works and documentary projects, mainly inspired by social issues and their psychological conse- quences, with a particular interest in the effects of history and
collective memory in determining an individual and community identity, as well as their influence in the origination of many contemporary questions. In 2014 she was selected as
an attendee for LOOKbetween mentorship program and in 2015 she was named one of the 30 emerging photographers to watch at PDN’s 30.
Her works have been awarded and highlighted in several international contests and awards, includ- ing 70th and 71st POYi, Sony World Photography Award, Burnmagazine Emerging Photographer Fund, Catchlight’s Activist Awards and PHM Women Photographers Grant.
As from 2018 she is a member of CAPTA Image
GIANCARLO CERAUDO
Giancarlo Ceraudo è un fotografo documentarista nato a Roma.
Ha una formazione accademica in antropologia e lavora indagando questioni sociali, ambientali e legate ai diritti umani.
Dal 2001 si occupa di America Latina, raccontando molti dei principali eventi e cambiamenti che hanno investito il Continente. Ha lavorato, inoltre, in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Il suo lavoro è ampiamente pubblicato sulla stampa italiana e internazionale e le sue immagini fanno parte della collezione permanente del Maxxi.
Nel 2015 “Destino Final” è arrivato finalista all’Eugene Smith Grant e nel 2017 è stato pubblicato da Schilt Publishing.
Giancarlo Ceraudo is a documentary photographer born in Rome.
He has an academic background in anthropology and works investigating social, environmental and human rights issues.
Since 2001 he has been dealing with Latin America, recounting many of the main events and changes that have affected the continent. He has also worked in Europe, North Africa and the Mid- dle East.
His work is widely published in the Italian and international press and his images are part of the Maxxi permanent collection.
In 2015, “Destino Final” was a finalist at the Eugene Smith Grant and in 2017 was published by Schilt Publishing.
DANIELE VITA
Daniele Vita è un fotografo freelance italiano, che concentra la sua attenzione su progetti personali a lungo termine. I suoi studi in antropologia lo hanno portato a sviluppare un interesse per la foto- grafia come strumento per documentare la vita quotidiana.
Il suo modo di fotografare è istintivo, scegliendo i suoi soggetti a livello empatico mentre sullo sfondo si raccontano questioni sociali, culturali e politiche.
E’ stato finalista in diversi concorsi, ha ottenuto borse di studio e vinto premi, tra cui: Toscana Foto Festival nel 2008, Sud est nel 2009, Castelnuovo fotografia nel 2014, Crediamo ai tuoi occhi nel 2019, 1801 passaggi Mavi nel 2019; è stato finalista di Hystrio occhi di scena nel 2009 e 2010, del Portfolio Italia nel 2009 e 2020, di Unicef Poy nel 2011 e dell’Italian Street Photo nel 2020. Nel 2012 riceve una borsa di studio G. Tedde, nel 2019 e 2020 riceve menzioni d’onore al Unicef Poy.
Le sue pubblicazioni sono invece “Che qualcuno ascolti che qualcuno sia” del 2009, “Estremo Umano” del 2018, “la Settimana Santa in Sicilia” del 2019.
Ha collaborato con magazine italiani e stranieri, fondazioni e cooperative sociali.
Daniele Vita is an Italian freelance photographer, who focuses his attention on personal projects long-term. His studies in anthropology led him to develop an interest in photography as a tool for documenting everyday life.
His way of photographing is instinctive, choosing his subjects on an empathetic level while issues are told in the background social, cultural and political.
He was a finalist in various competitions, obtained scholarships and won prizes, including: Toscana Foto Festival in 2008, Sud est in 2009, Castelnuovo photography in 2014, We believe in your eyes in 2019, 1801 Mavi passages in 2019; he was a finalist of Hystrio Occhi di Scena in 2009 and 2010, of Portfolio Italia in 2009 and 2020, of Unicef Poy in 2011 and of the Italian Street Photo in 2020. In 2012 he received a G. Tedde scholarship, in 2019 and 2020 receives honorable mentions at Unicef Poy.
His publications are instead “Che qualcuno ascolti che qualcuno sia” of 2009, “Estremo Umano” of 2018, “la Settimana Santa in Sicilia” of 2019.
He has collaborated with Italian and foreign magazines, foundations and social cooperatives.
DAESUNG LEE
Daesung Lee è un fotografo coreano, vive a Parigi, in Francia.
Il suo interesse per la relazione tra uomo e natura lo ha portato a lavorare su questioni ambientali negli ultimi 10 anni. Ha ricevuto numerosi premi tra cui i Sony World Photography Awards 2013 e 2015 e ha invitato festival fotografici internazionali attraverso i suoi numerosi progetti.
Nel 2022, è stato invitato da Magnum Photos per il progetto artistico globale della casa di moda pa- rigina Saint Laurent “Self 7”.
Daesung Lee is a Korean photographer based in Paris, France.
His interest on the relation of Human & nature led him working on environmental issues past 10 years. He has been awarded in numerous prizes including Sony world photography awards 2013 and 2015 and invited photo festivals internationally through his several projects.
In 2022, He was invited by Magnum Photos for Paris fashion house Saint Laurent’s global artistic project ‘Self 7’.
DANIELE CASCONE
Daniele Cascone (Ragusa, 1977) inizia il suo percorso artistico nel 2001. Sperimenta parecchio, me- scolando le tecniche digitali con gli strumenti più tradizionali. Si interessa di fotografia,
di stop-motion e di video.
La sua attività lo porta a fondare diversi progetti sulle arti visive, tra cui il web magazine «Brain Twi- sting». Contemporaneamente, inizia a esporre sia in Italia, sia all’estero e i suoi lavori sono presenti in numerose pubblicazioni di settore.
Alla fine del 2008 il mezzo fotografico diventa predominante nella sua ricerca artistica, per la quale si avvale dei set in studio dove poter mettere in scena le situazioni che caratterizzano le sue opere.
La sua è una costante ricerca di un equilibrio tra impulso creativo e tecnica di esecuzione, nec- essa- ria per esplorare temi come l’uomo, l’esistenza, il subconscio e il simbolismo.
Daniele Cascone (Ragusa, 1977) began his artistic career in 2001. He experimented a lot, mixing dig- ital techniques with more traditional tools. He is interested in photography, stop-motion and video.
His activity leads him to found various projects on the visual arts, including the web magazine
«Brain Twisting». At the same time, he begins to exhibit both in Italy and abroad and his works are featured in numerous sector publications.
At the end of 2008 the photographic medium becomes predominant in his artistic research, for which he makes use of studio sets where he can stage the situations that characterize his works.
His is a constant search for a balance between creative impulse and execution technique, necessary to explore themes such as man, existence, the subconscious and symbolism.
MIMI MOLLICA
Mimi Mollica (Palermo 1975) è un fotografo pluripremiato, editor ed educatore. Mimi lavora su do- cumentari sociali a lungo termine esplorando temi legati all’identità, all’ambiente e alle trasforma- zioni sociali.
Il lavoro di Mimi è stato pubblicato in numerosi libri editi da Thames & Hudson, Dewi Lewis, Lars Muller…e testate prestigiose quali, The Guardian, Newsweek, The New York Times Magazine, In- ternazionale tra molte altre.
I lavori di Mollica sono stati esposti a livello internazionale nel corso degli anni in gallerie, fes- tivals di fotografia e in mostre collettive e solitarie. Nel 2015 Mimi ha fondato l’Offspring Photo Meet, un piccolo festival di fotografia nell’Est di Londra che promuove giovani fotografi e cele- bra i talenti di fama mondiale che lavorano con la fotografia.
Mimi è anche Associate Lecturer in Photography presso la London Metropolitan University.
Mimi Mollica (Palermo 1975) is an award winning photographer, editor and educator. With his so- cial documentary photo essays Mimi explores themes related to identity, environment and macro- scopic human transitions.
Mimi’s work has been featured in several prestigious books and publications with Dewi Lewis, Thames & Hudson, The Guardian, Newsweek, The New York Times Magazine, Internazionale amongst many others and has been exhibited internationally over the years.
In 2015 Mimi founded the Offspring Photo Meet, a community building hub promoting young pho- tographers and celebrating world renowned talents working with the photographic medium.
Mimi is also Associate Lecturer in Photography at London Metropolitan University.
EMANUELE OCCHIPINTI
Emanuele Occhipinti è un fotografo documentarista freelance, di Ragusa, Sicilia.
Nel 2012 termina il triennio presso la “Scuola Romana di Fotografia” conseguendo il master in foto- giornalismo. Nel 2016 ha studiato l’International Program of Photojournalism presso la DMJX, Dan- ish School of Media and Journalism. Ha anche frequentato diversi workshop con George Georgiou, Rob Hornstra, Lorenzo Castore, Joachim Schmid tra gli altri.
Attualmente sta lavorando a un progetto a lungo termine nei Balcani, con l’obiettivo di analizzare gli eventi economici all’indomani della guerra del Kosovo. Vive a Brighton (Regno Unito).
Emanuele Occhipinti is a freelance documentary photographer, from Ragusa, Sicily.
In 2012 he finished the three-year period at the “Scuola Romana di Fotografia” obtaining a master’s degree in photojournalism. In 2016 he studied the International Program of Photo- journalism at the DMJX, Danish School of Media and Journalism. He has also attended several workshops with George Georgiou, Rob Hornstra, Lorenzo Castore, Joachim Schmid among others.
He is currently working on a long-term project in the Balkans, with the aim of analyzing economic events in the aftermath of the Kosovo war. Lives in Brighton (UK).
GIANNI MANIA
Gianni Mania nasce a Scicli nel 1967. Dopo le scuole superiori lavora nel campo della fotografia presso un laboratorio di sviluppo e stampa della sua città.
La fotografia diventa così il mezzo di espressione che lo porta a viaggiare intorno alla sua isola, terra che segnerà profondamente la sua estetica e il suo modo di guardare le cose.
Per lui fotografare è una reale necessità, che gli permette di relazionare il suo mondo interiore con il mondo esterno.
Consapevole di vivere e lavorare nell’estremo sud di un’isola mediterranea, ha cercato di superare questo “isolamento geografico” stabilendo rapporti con personaggi e realtà diverse, sviluppando dialoghi con fotografi provenienti da altre culture e esponendo le sue opere anche all’estero, per esempio in Francia e negli Stati Uniti.
Gianni Mania was born in Scicli in 1967. After high school he worked in the field of photography in a development and printing laboratory in his city.
Photography thus becomes the means of expression that leads him to travel around his island, a land that will profoundly mark his aesthetics and his way of looking at things.
For him Photography is a real needs, which allows him to relate his inner world with the outside world.
Aware of living and working in the extreme south of a Mediterranean island, he has tried to over- come this “geographical isolation” by establishing relationships with different personalities and re- alities, developing dialogues with photographers from other cultures and also exhibiting his works abroad. For example in France and the United States.
RICCARDO SCIBETTA
La Sicilia è la mia terra, la conosco e la amo profondamente.
Questo forte senso di appartenenza mi ha portato negli anni ad esplorarla da dentro, a racco- ntarla, a viverla. Dal 1998 fino ad oggi ho documentato con numerosi progetti fotografici e non solo i molteplici aspetti dell’isola.
Dal 2012 al 2020 sono stato anche lo “sguardo” di MYOP (Make Your Own Path), un progetto che ho ideato e diretto per mettermi al servizio dell’arte, dell’artigianato, dell’impresa e del design sici- liano.
Riccardo Scibetta nasce a Besana Bianza (MI) il 27 ottobre del 1971, ma è siciliano. Dopo la Laurea in Architettura si dedica alla fotografia, collabora con numerose riviste specializzate e partecipa a festival e progetti espositivi di respiro nazionale e internazionale.
I lavori di Scibetta perdono i confini, si insinuano uno nell’altro, confondendosi in forme e sos- tanze.
Sicily is my land, I know it and I love it deeply.
This strong sense of belonging has led me over the years to explore it from within, to tell it, to live it. From 1998 until today I have documented with numerous photographic projects and not only the many aspects of the island.
From 2012 to 2020 I was also the “look” of MYOP (Make Your Own Path), a project that I con- ceived and directed to put myself at the service of Sicilian art, craftsmanship, business and de- sign.
He was Born in Besana Bianza (MI) on 27 October 1971, but he is Sicilian.
After graduating in Architecture he devoted himself to photography, collaborated with numerous specialized magazines and participated in national and international festivals and exhibition pro- jects.
Scibetta’s works lose boundaries, creep into each other, merging into forms and substances.
NANNI LICITRA
Giovane promessa della fotografia italiana e strenuo sostenitore del mezzo analogico – fra le sue tante partecipazioni figurano il London Analogue Festival, l’Analog Mania di Timisoara e più di re- cente il Sehnsucht-inspired photography show at the Lomographydi New York –, Nanni Licitra è im- pegnato sin dal primo momento in una ricerca consapevole che lo allontani radi- calmente dalla produzione massificata delle immagini e dalle sue costanti banalizzazioni.
L’uso dell’analogico ben risponde allora all’esigenza di una personale modalità di osservazione, di una specificità che non anneghi nel mare magnum della mercificazione iconica.
A young promise of Italian photography and a staunch supporter of the analogue medium – his many participations include the London Analogue Festival, the Analog Mania in Timisoara and more recently the Sehnsucht-inspired photography show at the Lomographyin New York -, Nanni Licitra is committed from the first moment in a conscious research that radically dis- tances him from the mass production of images and its constant trivializations.
The use of analog then responds well to the need for a personal observation method, a speci- ficity that does not drown in the mare magnum of iconic commodification.
GURNUIT
Fotografia, scrittura e disegno sono viaggio, migrazione, spazio illimitato. Es(i)sto.
TERESA BELLINA
Nata in Sicilia, dove vive, dopo gli studi triennali in biologia a Catania, si forma artisticamente all’Ac- cademia di Belle Arti di Bologna sotto la guida di Walter Guadagnini e Massimo Pulini.
Il suo interesse per la pittura e le arti figurative si dirige, nel corso degli studi, verso un percorso più
ampio, fino ad accostarsi alla fotografia digitale come strumento di racconto, rappresentazione e sperimentazione.
Dal 2011 si interessa e collabora attivamente a vari festival a tema fotografico, fino alla fondazione e codirezione nel 2015 di Gazebook: Sicily Photobook Festival.
Nel 2023 insieme allo chef performer Carmelo Chiaramonte fonda l’associazione CaroLina, che si occupa di arte e della sua diffusione.
Attualmente lavora come regista e sceneggiatrice, al suo primo docufilm.
Born in Sicily, Bellina studied biology in Catania. She then developed artistically at the Academy of Fine Arts in Bologna under the guidance, among others, of Walter Guadagnini and Massimo Pulini. Her interest in painting and figurative arts led her, in the course of studies, to approach at digital photography as a narrative instrument of representation and experimentation.
Since 2011, Bellina has been actively involved in various photo festivals, until she created Gazebook: Sicily Photobook Festival in 2015, as founder and co-director. Since 2019 she is living between Cata- nia and Ragusa working on different projects.
In 2023 she founded CaroLina with the performer chef Carmelo Chiaramonte, working with art and culture. She is working as director at her first documentary movie.
CaroLina
CaroLina nasce dall’incontro di tre anime affini,Teresa Bellina, Giulia D’Izzia, Carmelo Chiara- monte. Un laboratorio di idee che ricama le espressioni dell’arte e della cultura intorno al cuore pul- sante del Mediterraneo. La parola, il canto, il suono, l’icona, la gioia di appartenere ad una civilta’ che osserva il tempo danzare.