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Acate e Piazza Armerina: le due città salutano per l’ultima volta Diego e Larissa

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Oggi si è svolto l’ultimo saluto per Diego Lauria e Larissa Venezia. I funerali nelle città in cui risiedevano: Acate e Piazza Armerina. A distanza di 50 km le ripsettive famiglie hanno salutato per l’ultima volta i loro cari.

I due 30enni, fidanzati, infermieri al “Guzzardi” di Vittoria, viaggiavano su una moto di grossa cilindrata quando sulla provinciale Noto-Rosolini, lo scorso 17 febbraio, si sono scontrati con una Fiat Panda. Alla guida dell’utilitaria una donna di 72 anni, V. G., di Noto. Non è chiara ancora la dinamica del tragico sinistro stradale. Diego è morto sul colpo, Larissa è stata trasportata in elisoccorso a Catania dove è deceduta lo scorso mercoledì.

Prima del funerale la famiglia Venezia ha voluto lasciare un messaggio: “Larissa era una persona gentile, premurosa e generosa, che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di tutti noi. In questo momento difficile, ricordiamo Larissa come una persona che ha amato profondamente e che è stata amata in egual misura. La sua memoria vivrà per sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi. I funerali si terranno al Duomo di Piazza Armerina alle ore 15:30 di sabato 25 febbraio, dove potremo unirci per onorare la sua vita e il suo ricordo. La famiglia esprime la forte richiesta di non ricevere fiori ma, per chi lo volesse, solo opere di bene, allo stesso modo in cui ha fatto lei in tutta la sua vita. Una richiesta inoltre è quella di non venire vestiti di nero poiché incupirebbe il ricordo del suo sorriso contagioso.”

Da Acate invece le parole di don Mario Cascone nella Matrice gremitissima toccano il cuore dei presenti: “ Diego è il quarto giovane strappato alla vita in poco più di un mese nella nostra comunità. Il dolore della famiglia non può essere spiegato né attutito dalle parole, servono il silenzio, la vicinanza, l’affetto. Sorge un interrogativo. Che cosa sta succedendo? Serve un esorcismo, una benedizione speciale, che cosa sta seminando tanta costernazione? Che dire di fronte ad un’altra morte per incidente stradale? Possiamo solo constatare la nostra impotenza. Possiamo solo prenderne atto ed avere fede, non ci sono altre risposte. Il fatto che non possiamo dimenticare questi nostri fratelli – ha continuato – è un indizio della loro certa Resurrezione. Benedici il nostro paese e i nostri giovani, che hanno pagato un prezzo troppo alto, e se qualcuno debba proprio lasciare questa vita, sia una persona in età avanzata”.

Anche l’Asp Ragusa ha voluto ricordare i suoi infermieri con un messaggio di cordoglio sui social:  “Si sono sempre donati agli altri senza badare al tempo, il loro impegno e altruismo non andranno sprecati”.