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Modica, il Caffè Quasimodo apre la 18ª stagione culturale

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Il Caffè Letterario Quasimodo di Modica apre la XVIII^ stagione culturale con una serata dedicata alla grande letteratura, che si terrà sabato 14 ottobre, alle ore 17,30, presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Corso Umberto I.

Sarà il “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ad essere al centro dell’incontro, che verrà coordinato da Giuseppe Macauda, poeta del Caffè Quasimodo. Interverranno Domenico Pisana, Presidente del circolo culturale, e la prof.ssa Rosanna Giannone,  docente di Lettere nell’Istituto “G. Verga” di Modica, che tratterà il tema “Trasformismo storico e insularità d’animo”.

La serata sarà animata dalle letture di Aurora Blandino, Aurora Caccamo e Nicola Parisi, studenti dell’Istituto “G. Verga” di Modica, e da intermezzi musicali del sassofonista M° Sergio Battaglia.

“Siamo lieti di iniziare questa XVIII^ stagione – afferma Domenico Pisana – con un testo letterario intramontabile, Il Gattopardo, che rappresenta un simbolo essenzializzato nella frase più celebre del romanzo – : ‘Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi’.

L’attualità dell’opera è tutta nella sua capacità di essere profondamente radicata nella terra di cui parla, ma anche di capovolgere le regole. Da come appare l’Italia oggi, sembra scritto ieri.

Il Gattopardo è attuale perché, anche se qualcosa è cambiato nella storia, non è cambiata l’essenza di noi uomini e donne, che restiamo superbi, egoisti, desiderosi di dominare sugli altri, attaccati alle cose: ognuno vuole cambiare gli altri senza cambiare se stesso.  L’invito è a leggere (o rileggere) un libro come Il Gattopardo, per capire quanto sia complesso e contraddittorio il quadro politico e, direi, ontologico della nostra esistenza (“mai siamo stati tanto divisi da come quando siamo uniti”). L’invito è uscire dalla perfezione e a chiedersi da buon cittadino: cosa faccio per migliorare? Per migliorarmi?  E una domanda che dice come sia fondamentale, per la nostra Italia ma ciò vale per l’intero Occidente, una rivolta interiore, operata su se stessi”.