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Vittoria, morte sul lavoro dell’operaio di 69 anni. La CGIL pone l’attenzione sulla sicurezza sui posti di lavoro

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Si è registrato ieri a Vittoria un incidente mortale sul lavoro che ha visto vittima, un operaio di 69 anni.
In attesa di capire le dinamiche e gli accertamenti sulla posizione di questo lavoratore, si pongono alcuni interrogativi: il primo è quello di carattere generale, nel senso che una persona di 69 anni oggi in Italia è spesso è costretta a svolgere attività di lavoro ad alto rischio e questo soprattutto a causa di un sistema pensionistico rigido che non consente flessibilità in uscita costringendo le persone ad attività assai pericolose anche in età avanzata.
Questo incidente richiama un altro tema, quelle delle idoneità delle strutture nei cantieri edili.
Questa idoneità va accertata preventivamente e su questa si registra un problema da parte degli organi di controllo; organi che in provincia di Ragusa operano quasi in assoluta mancanza di strumenti.
Da un lato i servizi preposti a partire dagli SPreSAL che dovrebbero svolgere attività di prevenzione e invece non possono fare altro che recarsi nei luoghi di lavoro ad incidente avvenuto e questo perché le strutture non sono adeguate né di personale che si strumentazione.
È una materia che attiene alla Regione Siciliana che può intervenire attraverso il loro potenziamento.
Nel giro di poche ore si registra un altro incidente, questa volta al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Gli incidenti in quell’area sono purtroppo frequenti e sono soprattutto causati da un’assenza di un piano di sicurezza generale. Parliamo di una struttura complessa dove all’interno agiscono e interagiscono diversi soggetti: dagli operai dipendenti dei box, ai produttori, ai lavoratori impegnati nella logistica e nel trasporto. Tutte queste attività interconnesse con loro esigono un piano di sicurezza che per legge deve prevedere l’integrazione di queste attività.
Sin da subito a questo proposito chiediamo un tavolo al Comune di Vittoria, ente gestore, perché attraverso la partecipazione sia delle rappresentanze sociali ma anche dei soggetti istituzionali preposti possa finalmente dare vita ad un piano generale della sicurezza del lavoro in quella struttura. Questa necessità non è più rinviabile.