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Ragusa avrà due nuovi corsi di laurea alla Scuola dello Sport

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«Da oggi Ragusa è ancor di più una città universitaria, un polo consolidato di quel Siciliae Studium Generale che l’Università di Catania vuole tornare ad essere, come alle sue origini. Abbiamo progressivamente potenziato la sede della Struttura didattica speciale, nel convento di Santa Teresa, nel cuore della splendida Ibla, aggiungendo due anni fa, ai corsi triennale e magistrale in Mediazione linguistica e interculturale, quello di Management delle imprese per l’economia sostenibile, che sin dal primo anno ha avuto un altissimo gradimento da parte degli studenti. E stiamo lavorando a stretto contatto con il Comune, con il Consorzio universitario ibleo e con la Banca agricola popolare di Ragusa per rafforzare sempre di più questa sede».

Il rettore Francesco Priolo ha aperto stamattina, nella sede della ex Scuola dello Sport, la conferenza stampa di presentazione della “nuova” offerta formativa della Struttura Didattica Speciale di Ragusa, sottolineando la sinergia che ha permesso di attivare dal prossimo anno accademico due nuovi corsi, integrando un’offerta formativa già qualitativamente alta e legata alle vocazioni del territorio.

«Adesso – ha aggiunto il rettore – potremo utilizzare la struttura della gloriosa Scuola dello Sport, per attivare il richiestissimo corso di laurea in Scienze motorie con 180 posti disponibili, e riportiamo in questo territorio un corso del dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente, Gestione dei Sistemi produttivi agrari mediterranei, ad accesso libero, perfettamente rispondente alle vocazioni economiche dell’area iblea. È il segno concreto che l’Università di Catania a Ragusa vuole restare e vuole crescere».

I nuovi percorsi didattici vengono ad affiancare quelli già presenti nella sede iblea: il corso triennale in Mediazione linguistica e interculturale e quello magistrale in Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione, e il corso triennale in Management delle imprese per l’economia sostenibile.

«Se guardando al futuro dovessi indicare quale fenomeno dovrebbe più interessare chi amministra – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Cassì -, penserei all’emigrazione giovanile. Non c’è infatti sfida futura, locale o globale, che possa essere affrontata senza il coinvolgimento delle nuove generazioni. Insieme all’Università di Catania, in questi anni abbiamo lavorato per invertire la tendenza e sono lieto che dal prossimo anno accademico Ragusa possa ospitare cinque corsi di laurea con spiccate attinenze con il nostro territorio. Ciò non significa che tutti i nostri giovani rimarranno a Ragusa, ma che avranno più opportunità per scegliere di farlo. Scegliere, specie quando si parla del futuro di una persona, fa tutta la differenza del mondo. Una prospettiva che coincide con la riapertura della ex Scuola dello sport, sito che a sua volta renderà Ragusa più attrattiva contribuendo a generare opportunità di crescita, di lavoro, di economia per tutta la nostra comunità».

«Con i nuovi corsi di laurea – ha precisato l’assessore all’Università Giovanni Iacono -, l’offerta formativa universitaria della sede di Ragusa non ha pari, tra le sedi decentrate, nell’intero territorio nazionale. Non vogliamo però considerarlo un punto di arrivo: stiamo ponendo in essere innumerevoli iniziative affinché vivere l’Università a Ragusa sia sempre più attrattivo e soddisfacente, tanto per gli studenti quanto per i docenti. Chi sceglie di studiare a Ragusa, ragusano e non, deve aver voglia di restare, cogliere le opportunità del nostro territorio e mettere a frutto i propri talenti».

«La nostra offerta formativa si espande e attira grande curiosità da parte del territorio, come abbiamo ampiamente avuto modo di verificare negli incontri con le scuole e con i portatori di interesse – ha osservato il presidente della Sds iblea Stefano Rapisarda -. Sport, sostenibilità, mediterraneo e mediazione sono le nostre parole chiave e sono parole di una offerta che guarda verso le necessità del mondo contemporaneo ma sotto l’egida della garanzia di qualità di un ateneo pluricentenario, il nostro Siculorum Gymnasium, l “ateneo dei Siciliani». Il presidente Rapisarda ha inoltre annunciato che a novembre saranno in programma numerosi eventi per festeggiare i 25 anni di presenza dell’Università di Catania a Ragusa.

Per il presidente del Consorzio universitario della Provincia di Ragusa, Giuseppe Lavima, vanno sottolineate «le strategie di Comune e Università che hanno permesso di definire un’offerta formativa adeguata alle esigenze del territorio e delle imprese presenti nell’area iblea che diviene un’occasione importante per evitare fuga di cervelli e arricchire sempre più il territorio».

Per la commissaria straordinaria del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Patrizia Valenti, «l’apertura dei due nuovi corsi rappresenta un evento significativo per il decentramento della formazione a Ragusa e la presenza di Unict è fondamentale per acquisire quelle competenze necessarie per il proprio futuro senza particolari spostamenti. Il consorzio è quindi ben lieto di concedere tutti gli spazi di sua pertinenza per i ragazzi ragusani che si iscriveranno nei rispettivi cdl».

In rappresentanza dell’Università di Catania erano presenti anche anche il direttore generale Corrado Spinella, il vicepresidente della Sds Ragusa Pierluigi Catalfo, in rappresentanza anche del Dei, il direttore del dipartimento Biometec Mariangela Sortino, il presidente del cdl in Scienze motorie Giuseppe Musumeci, il direttore del dipartimento di Agraria Alimentazione e Ambiente Mario D’Amico, il delegato alla Didattica Alberto Fichera, il dirigente dell’Area Didattica Giuseppe Caruso, il direttore del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino e le presidentesse dei corsi di studio umanistici Valeria Di Clemente e Sabina Fontana, oltre al prof. Giovanni La Via, già direttore generale dell’Ateneo.