Generale Magrini nuovo comandante provinciale di Palermo “Carabinieri presidio di legalità”
PALERMO (ITALPRESS) – Farsi carico della sicurezza dei cittadini e aggredire i patrimoni della criminalità organizzata: questi due dei principali obiettivi fissati dal Generale di Brigata, Luciano Magrini, nuovo Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo. Il suo incarico in Sicilia, regione in cui non aveva mai operato in precedenza, è iniziato ieri: in passato Magrini aveva lavorato per l’Arma a Frascati e Brescia e negli ultimi cinque anni era stato comandante del Reggimento corazzieri al Quirinale.
Per inaugurare il nuovo incarico, Magrini, 54 anni, sposato, padre di tre figli, ha tenuto un incontro con la stampa presso la caserma Carini, sede del comando provinciale dei Carabinieri, per tracciare gli aspetti del territorio per i quali l’intervento è prioritario: “Sono consapevole di avere un impegno gravoso e che molti servitori dello Stato hanno sacrificato la loro vita qui – sottolinea -. Cercherò di svolgere la mia attività lavorando in sinergia con le altre forze dell’Ordine”. Magrini evidenzia poi come il tema della sicurezza vada affrontato con la massima urgenza, in quanto “l’incolumità e il benessere dei cittadini vanno oltre ogni interesse particolare. E’ fondamentale che vi siano condizioni di vivibilità sia in centro che nelle periferie: vigileremo sul territorio perchè vengano garantite condizioni di pacifica convivenza”.
Il nuovo comandante provinciale insiste poi sulla valenza psicologica che deve assumere l’Arma per le persone: “Bisogna tutelare le fasce più deboli, come donne, anziani e minori, e avvicinare i cittadini alle nostre caserme: rappresentiamo un presidio di legalità e dobbiamo garantire rassicurazione sociale, tutti i cittadini devono sentirsi al sicuro e creare un rapporto empatico con noi”. Tale empatia si rivolgerà anche alle generazioni più giovani: “Cercheremo di incentivare la nostra presenza nelle scuole e aiuteremo i ragazzi provenienti da famiglie che vivono situazioni di disagio a scegliere la via della legalità e non scorciatoie illegali”, spiega Magrini. E un’attenzione particolare “sarà dedicata al fenomeno mafioso, soprattutto colpendo i patrimoni dei criminali”, sottolinea.
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