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Altro concerto di grande successo a Werther per Claudia Oddo, la soprano italo tedesca apprezzata nel mondo. Le sue radici iblee fanno fiorire un gemellaggio tra Italia e Germania con un programma artistico molto ambizioso: nel mese di ottobre il suo ‘Mondo Musica’ fa tappa a Ispica

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Ammiro sulla scena Claudia Oddo e, immediatamente, mi consegno al suo canto lirico, un’arte assoluta a parte intera.

All’istante mi vengono in mente le parole che Ellis Boyd Redding, detto Red, pronuncia, con la faccia e la voce di Morgan Freeman, in ‘Le ali della libertà’, tra i più grandi film della storia del cinema quasi trent’anni dopo la sua uscita. Parole che in italiano possiamo rendere così: <<Ancora oggi non so cosa dicessero quelle due donne che cantavano … Mi piace pensare che l’argomento fosse una cosa così bella da non poter essere espressa con delle semplici parole. Quelle voci si libravano nell’aria ad un’altezza che nessuno di noi aveva mai osato sognare. Era come se un uccello meraviglioso fosse volato via dalla grande gabbia in cui eravamo, facendola dissolvere nell’aria e per un brevissimo istante tutti gli uomini di quella prigione si fossero sentiti liberi>>.

A questo scatto interiore della memoria mi concedo seguendo la grande soprano attraverso il video del suo ultimo concerto, tenuto il 21 maggio scorso a Werther in Germania.

Purtroppo non c’ero, come non sono riuscito ad essere, in questo caso per un impegno ostativo dell’ultima ora nonostante il mio diverso programma, a Roma otto giorni prima (qui e qui articoli di In Sicilia Report).

La distanza tra la fisicità ambientale, con i suoi effetti emozionali, di una ‘cantante assoluta’ come Claudia Oddo e la sua documentazione audiovisiva è incolmabile, sicchè non posso ora raccontare quali sentimenti avrebbe acceso e librato nell’aria l’incontro dal vivo con quella voce che penetra sin nelle pieghe più protette dell’animo e lo costringe, infliggendogli un senso di incomparabile felice bellezza, alla verità.

Mi fermo perciò all’istinto della memoria, nella magnifica storia di Red ed Andy, condotto in volo dalla voce di fuoco della soprano italo tedesca e dalla musica con la quale si fonde: ah, la musica infusa nella voce di Claudia, la ‘lingua degli angeli’, la sola capace di dar voce a ‘ciò che non si può dire e che però non si può tacere’ nella dimensione irriducibile della verità del cuore che appaga e schiude le porte dell’infinito.

Il canto di Claudia Oddo, sopra le parole e senza le parole, è magìa, è emozione viscerale, ma è anche guida e luce della mente, forte e delicata, dolce e possente, capace di dare virtuosismo corale al linguaggio dell’opera, di sfondare il muro del suono dell’orchestra, romantica o classica, e al tempo stesso di attrarlo alle proprie estensioni e colorature, alle proprie doti armoniche e formantiche, tra il lirico e il drammatico, in una limpidezza timbrica finale che l’ampio spettro del suo talento e la ricchezza del suo repertorio di ruoli non limitano ma esaltano.

Una voce di fuoco vibrante e sicura, una potenza vocale cristallina che percuote ogni corda del violino dell’anima, una presenza scenica monumentale, in armonia naturale con gruppi orchestrali che la sua empatia gentile protegge dalla forza smisurata del suo belcanto e incastona generosamente in una cornice artistica coerente e magistrale.

Fin qui la mia esperienza, purtroppo a distanza di tempo e di luogo, del concerto.

Alla redazione il compito di informare completamente i lettori.

Angelo Di Natale

 

L’evento artistico molto atteso, denominato ‘La Carità’, ha avuto luogo domenica scorsa 21 maggio a Werther, nell’alta Renania-Westfalia ed è stato un clamoroso successo della sicilianità in una cornice internazionale e trans-nazionale.

Protagonista indiscussa e promotrice dell’evento la soprano Claudia Oddo, che vive e opera in Germania ma ha origini siciliane (a Ispica sono nati il padre e il bisnonno tenore) già insignita due anni fa del prestigioso Premio Ragusani nel mondo.

Il concerto ha visto esibirsi, oltre a Claudia Oddo come solista, anche il coro ‘Mondo Musica’ da lei fondato e diretto; il pianista e organista Giannino Amore, anch’egli di Ispica, venuto per l’occasione in Germania per desiderio del noto soprano col quale fin dall’estate scorsa è nato un sodalizio artistico noto ai lettori di In Sicilia Report. Collaborazione che costituisce anche il preludio ad un gemellaggio tra i due cori, Mondo Musica diretto da Oddo e Mater Dei diretto da Amore.

Il coro tedesco che domenica scorsa ha incantato il pubblico e la critica, in ottobre verrà ad Ispica dove si esibirà insieme a quello ibleo in un concerto comune. Il Mater Dei invece sarà in Germania nella primavera del prossimo anno, nuova tappa nella continuità della collaborazione italo-tedesca Oddo-Amore, ma soprattutto all’insegna dell’universalità della musica, che non conosce frontiere, né barriere.

Il concerto di domenica scorsa ha visto pure la presenza di un virtuoso violinista polacco di Cracovia, Janusz Bulka, che ha mandato in visibilio il pubblico.
Il repertorio eseguito, estremamente eclettico e variegato, ha spaziato da Mozart a Beethoven, da Verdi a Rossini, da Cohen a Mendelssohn, da Poulenc a Morricone. Ma non sono mancati i brani originali: Claudia Oddo, nella sua poliedricità, si è proposta, oltre che come cantante e direttrice di coro, anche come autrice, eseguendo tre brani di sua composizione (musica e testi) di grande intensità e tensione emotiva.

Amore ha invece proposto un’Ave Maria per soprano e coro di sua composizione, che ha trovato il plauso unanime del pubblico presente.

Anche per il musicista siciliano – organista, pianista, clarinettista, direttore del gruppo di fiati e del coro Mater Dei di Ispica sul quale la città siciliana punta molto per lo sviluppo della sua vocazione culturale – un’esibizione di grande qualità artistica, apprezzata dal pubblico, entusiasta per l’intero concerto. Gli artisti infatti sono stati chiamati tre volte al bis con un brano di Mendhelsson, una ninna nanna siciliana e infine l’immancabile O sole mio.